TRANSIZIONE 4.0 – CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI IMMATERIALI FUNZIONALI ALLA TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE SECONDO IL PARADIGMA 4.0 – beni immateriali tecnologicamente avanzati

Ministero delle Imprese e del Made in Italy 2022/2025

TRANSIZIONE 4.0 – CREDITO D’IMPOSTA PER INVESTIMENTI IN BENI IMMATERIALI FUNZIONALI ALLA TRASFORMAZIONE TECNOLOGICA E DIGITALE SECONDO IL PARADIGMA 4.0 – beni immateriali tecnologicamente avanzati

La misura serve a supportare ed incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

SOGGETTI BENEFICIARI
Tutte le imprese residenti in Italia, per strutture produttive ubicate nel territorio italiano, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza e dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito d’impresa.
Non possono partecipare le imprese in stato di crisi e destinatarie di sanzioni interdittive.
La fruizione del beneficio è condizionata al rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

SPESE AMMISSIBILI

  • investimenti in beni immateriali tecnologicamente avanzati 4.0 (elencati nell’Allegato B, l. 232/2016):
    • software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni strettamente legati ai processi aziendali connessi al paradigma 4.0 (comprese spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei suddetti beni mediante soluzioni di cloud computing)

Per gli investimenti effettuati è necessaria una perizia tecnica asseverata (rilasciata da un ingegnere o perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali) o di un attestato di conformità (rilasciato da un ente di certificazione accreditato) che attesti l’appartenenza del bene all’Allegato A e l’interconnessione al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
Per beni con costo unitario fino a 300.000,00 € è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

Le fatture e altri documenti relativi all’acquisizione devono recare espresso riferimento alla legge di bilancio 2021 (l. 178/2020).
AGEVOLAZIONE
Il credito d’imposta si basa sul volume delle spese ammissibili dichiarate.

2022
il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30/06/2023 a condizione che entro la data del 31/12/2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione
50%
nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro
2023
il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30/06/2024 a condizione che entro la data del 31/12/2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione
20%
nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro
2024
il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30/06/2025 a condizione che entro la data del 31/12/2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione
15%
nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro
2025
il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30/06/2026 a condizione che entro la data del 31/12/2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione
10%
nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di euro

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni (se anche queste ultime lo prevedono) che abbiano ad oggetto i medesimi costi fino al 100% del costo sostenuto.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione in F24, con tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni.

Il credito d’imposta è utilizzabile in compensazione in F24, con 3 quote annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni.

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